Cosa succede nei Giorni prima della Morte? I Sintomi Pre Morte

Sintomi Pre Morte: cosa succede nei giorni prima della morte

Quello che succede nell’imminenza della morte non è qualcosa che possiamo conoscere, nonostante tutti i tentavi religiosi e filosofici di dare una risposta a questa domanda. Tuttavia una serie di segnali possono indicarci che una persona sta per affrontare gli ultimi giorni della sua vita, aiutandoci così ad accompagnare meglio questa fase.

20/3/2025 | Pillole di Bioetica
Sintomi Pre Morte: cosa succede nei giorni prima della morte

Sintomi pre morte: cosa sapere e come affrontare il processo del fine vita

Quando una persona gravemente malata si avvicina alla fine della propria vita, inizia a manifestare segnali specifici che indicano la prossimità di questo momento. Individuare questi sintomi pre morte può aiutare le figure coinvolte nell’assistenza – operatori, volontari, caregiver e famigliari – a prepararsi e a fornire il miglior supporto sanitario ed emotivo possibile.

Gli operatori delle cure palliative, che svolgono attività in hospice o al domicilio, sono pertanto adeguatamente formati per riconoscere i segnali fisici, emotivi e psicologici più comuni che intervengono in questa fase.

Quali sono i Sintomi pre morte?

In generale è possibile individuare i segnali clinici di una morte imminente con opportuni strumenti (scale di rilevazione) e riconoscere alcuni dei tratti che caratterizzano la cute, la respirazione, lo stato emotivo, ecc. Di seguito un elenco dei più comuni sintomi che si rilevano più comunemente.

Diminuzione dell'attività e della comunicazione

Uno dei primi segni è l’astenia cioè la ridotta energia e fatica anche nelle semplici attività di routine quotidiana. Lo scompenso metabolico e la perdita di forza muscolare possono portare il malato a passare la maggior parte del tempo a letto, trascorrendo molte ore nel sonno e opponendosi a qualsiasi tipo di movimento o attività. La persona può manifestare irritazione e fastidio al dialogo e alla relazione.

Perdita di interesse per l'ambiente circostante

È possibile che la persona gravemente malata rinunci progressivamente alle proprie interazioni sociali, fino a giungere ad un completo isolamento sociale, con rifiuto di tutto ciò che era di personale interesse fino a quel momento.

Riduzione dell'appetito e della sete

L'interesse per cibo e bevande diminuisce o scompare del tutto nella fase pre morte. Disfagia con conseguenti difficoltà alla deglutizione sono la causa di tosse con rischio di soffocamento durante i tentativi di alimentarsi. In hospice e al domicilio viene posta particolare attenzione alla preparazione dei pasti, evitando però di forzare la persona ad alimentarsi qualora non voglia.

Cambiamenti nelle funzioni intestinali e della vescica

Nella fase finale della vita possono verificarsi stitichezza o perdita di controllo degli sfinteri. Questi sintomi richiedendo un'attenzione particolare per consentire al malato di mantenere una buona qualità della vita anche in questa situazione.

Alterazioni della temperatura corporea

Nel tempo di fine vita il nostro sistema vascolare cerca di compensare i bisogni direzionando il flusso del sangue verso gli organi vitali (cuore-polmoni). Questo comporta una ridotta circolazione sanguigna con colorito cianotico ad esempio alle ginocchia, alle mani e ai piedi.

Alcuni segnali importanti che riguardano la cute e il viso possono essere:

  • Mani e piedi freddi
  • Marezzature
  • Cute fredda, sudata
  • Labbra cianotiche
  • Viso colorito livido
  • “Mascherina”, naso affilato
  • Occhi incavati, appannati
  • Midriasi (aumento del volume della pupilla)

Variazioni nei segni vitali

La pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e la respirazione possono diventare irregolari, indicando l'approssimarsi della morte.

Aumento del dolore

Il trattamento del dolore è una delle peculiarità delle cure palliative e saperlo riconoscere e gestire è fondamentale per garantire la migliore qualità della vita alla persona gravemente malata. La progressione della malattia può infatti intensificare il dolore che può manifestarsi con gemiti, lamenti, movimenti afinalistici, tensione muscolare o franca agitazione.

Cambiamenti nella respirazione

Nelle fasi finali di una malattia la respirazione può diventare irregolare, con periodi di apnea. Questo fenomeno è noto come respiro di Cheyne-Stokes ed è caratterizzato da cicli di respiri profondi seguiti da pause. 

La Dispnea, detta comunemente “fiato corto” o “fame d’aria”, può riguardare anche la fase pre morte. Essa rappresenta infatti una difficoltà respiratoria che può manifestarsi in una molteplicità di situazioni e cause e non è necessariamente una conseguenza diretta della malattia. La dispnea nella fase terminale è una condizione che riduce in modo significativo la qualità della vita.

Il rantolo terminale è un altro dei sintomi respiratori che si manifesta più comunemente nelle ultime 48 ore di vita. Solitamente è causato da secrezioni che il malato non è più in grado di espellere mediante deglutizione o tosse. Occorre però precisare che non è causa di sofferenza nel paziente.

Gli operatori delle cure palliative possono intervenire in queste situazioni con presidi (ad esempio attraverso l’erogazione di ossigeno supplementare), con specifici farmaci (si veda a riguardo l’articolo sull’utilizzo della morfina) o con opportune manovre per migliorare la situazione.

Periodi di agitazione e irrequietezza

Nell’approssimarsi del periodo di fine vita possono verificarsi momenti di agitazione senza causa apparente, causando preoccupazione nei caregiver.

Perdita di coscienza

Spesso, prima della morte, le persone entrano in uno stato di incoscienza profonda, non rispondendo a stimoli esterni.

Cambiamenti sensoriali

Accade spesso che negli ultimi momenti di vita si verifichino cambiamenti sensoriali che causano percezioni errate come illusioni, allucinazioni o deliri. In generale le persone malate che vivono queste situazioni possono faticare a riconoscere i propri cari, il luogo in cui si trovano e il tempo trascorso. Sono inoltre frequenti visioni di persone defunte o esperienze riconducibili alla loro sfera spirituale.

Questo stato di confusione può avere origine da numerosi fattori che possono comprendere le malattie da cui è affetto il paziente o i farmaci somministrati. Riconoscere e comprendere questi sintomi pre morte può aiutare i familiari e i caregiver a fornire un supporto più empatico e adeguato durante questo periodo delicato.

Sintomi pre morte malati terminali

Gli operatori delle cure palliative ricevono un’adeguata formazione utile a riconoscere i principali sintomi che contraddistinguono la fase pre morte.

Esistono inoltre strumenti a disposizione delle équipe per la loro rilevazione. In particolare all’Hospice di Abbiategrasso vengono utilizzati i seguenti strumenti:

  • RASS (Richmond Agitation Sedation Scale) è utilizzata prevalentemente per una valutazione del livello di sedazione o agitazione della persona assistita.
  • SCALA di RUDKIN è uno strumento di facile utilizzo e che può essere riprodotto in vari contesti. La sua utilità risiede nella fornire una valutazione del grado di sedazione della persona malata.
  • PAINAD (Pain Assessment In Advanced Dementia) è una scala che valuta il dolore nei pazienti con demenza, grave decadimento cognitivo o quando non sono collaborativi.

Fonti consultate

  • Hospice Foundation of America: "Understanding the Dying Process."
  • Società Italiana di Cure Palliative: "La centralità delle cure palliative nei processi di fine vita."

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