Diventa volontario
Essere un volontario all’Hospice di Abbiategrasso significa fare parte di un gruppo consolidato che da oltre 20 anni svolge attività a sostegno di pazienti inguaribili. L’Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso coinvolge infatti in modo continuativo circa 60 volontari in cure palliative
Volontari dello stare (attività a contatto con i pazienti)[2]
“…volontari che hanno le attitudini, le competenze e la volontà per relazionarsi direttamente con il malato in fase terminale di malattia e la sua famiglia e per lavorare a stretto contatto con l’equipe domiciliare o residenziale di Cure Palliative.”
Questa forma di volontariato pone al centro dell’attività il malato e il suo contesto socio-familiare. Gli interventi del volontario sono coordinati e integrati con l’équipe curante e hanno lo scopo di alleviare il dolore psicologico che spesso si concretizza in: angoscia, solitudine e paura. Il volontario dell’Hospice di Abbiategrasso accompagna dunque il paziente nel suo percorso di malattia, e in particolare nella fase terminale, intrecciando una relazione di aiuto con lui e la sua famiglia. Ciò che rende prezioso il volontario è proprio la capacità di instaurare relazioni significative con il malato e la sua famiglia trasmettendo comprensione e vicinanza ma anche raccogliendo informazioni utili da condividere con l’équipe curante.
Iter per diventare volontari dello stare
La complessità del contesto in cui il volontario si trova ad operare ha reso necessaria la strutturazione di percorsi omogenei con criteri specifici e condivisi tra le molte realtà che operano nelle cure palliative in Italia. A questo scopo Federazione Cure Palliative propone le seguenti fasi di selezione che porteranno il candidato ad assumere il ruolo di volontario. Il percorso si configura in quattro fasi:
a) selezione
b) formazione di base
c) tirocinio
d) formazione permanente
Selezione: il Colloquio
La selezione è attuata da uno psicologo o comunque da una figura competente (ad es. il coordinatore dei volontari). Il candidato dovrà far pervenire la propria candidatura inoltrando richiesta via email o telefonica alla Dott.ssa Giorgia Vacchini (email: gvacchini@hospicediabbiategrasso.it – Tel. 02/94963802) che fornirà tutte le informazioni necessarie.
Formazione di base dei volontari in Hospice
Il candidato ritenuto idoneo avrà l’obbligo di partecipare ad un corso di formazione di base strutturato secondo le indicazioni contenute nel core curriculum del volontario in Cure Palliative.
Tirocinio all’Hospice di Abbiategrasso
La formazione di base si intende completata con lo svolgimento di un percorso di formazione sul campo da realizzare presso l’Hospice di Abbiategrasso, con la supervisione di un tutor che abbia specifiche competenze e formazione. A completamento dei percorsi di formazione di base e sul campo, il Responsabile del processo formativo acquisirà il parere del tutor ed effettuerà un colloquio finale con l’aspirante volontario finalizzato alla rielaborazione dell’esperienza. In caso di esito positivo, il volontario entrerà a far parte dell’Associazione Amici dell’Hospice. Verranno invece fornite adeguate motivazioni qualora la valutazione finale non risulti positiva.
Formazione permanente
È garantita adeguata formazione ai volontari in cure palliative (formazione permanente) con l’obbligo di frequenza. La formazione permanente costituisce parte integrante della competenza e della funzione svolta dai volontari e si configura come strumento di miglioramento della qualità dei processi, di sviluppo dei saperi e di governo del burn-out. Il percorso di formazione permanente è strutturato tenendo conto delle indicazioni contenute nel core curriculum del volontario in Cure Palliative.
Criteri di selezione dei volontari
Sempre Federazione Cure Palliative, attraverso la pubblicazione “La selezione dei volontari” – Collana Punto e Virgola – maggio 2018, individua alcune caratteristiche dei candidati che possono favorire o fungere da ostacolo all’ingresso del volontario nell’Associazione.
Caratteristiche attitudinali favorevoli
- Equilibrio tra motivazione etero diretta e autocentrata - Il potenziale volontario non deve "utilizzare" l'altro (paziente) per colmare le proprie mancanze
- Capacità di ascolto attivo - L'ascolto attivo è libero da qualsiasi giudizio, significa mettersi nei panni dell'altro condividendo il vissuto e le emozioni. (Cari Rogers, La terapia centrata sul cliente, 2000)
- Flessibilità e adattabilità - Sapersi adattare ai cambiamenti, capacità di relazionarsi efficacemente in situazioni differenti e con diverse persone o gruppi.
- Intelligenza emotiva - L'intelligenza emotiva si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza, controllo delle proprie emozioni ed empatia intesa come capacità di comprendere le emozioni dell'altro senza per questo farsi travolgere. (Daniel Goleman, L'intelligenza emotiva, 1995)
- Discrezione e riservatezza - Sapersi limitare ad accogliere e ascoltare i racconti spontanei con delicatezza e riserbo evitando domande eccessivamente dirette.
- Responsabilità e umiltà - Capacità di autoanalisi e disponibilità a mettersi in discussione.
- Capacità di lavorare in gruppo e di mettersi in gioco - Collaborare con gli altri volontari e partecipare alla vita dell'associazione
Caratteristiche attitudinali sfavorevoli
- Autoreferenzialità e incapacità di autocritica e di riflessione - L'autoreferenzialità è da intendersi come la tendenza all'autorealizzazione e alla gratificazione di sé stessi, collegata a un'eccessiva ricerca di riconoscimento pubblico che prevale rispetto agli obiettivi dell'associazione.
- Difficoltà con il confronto e con il lavoro di gruppo - Il volontario è a contatto con più sistemi: la famiglia, il malato, l’équipe specialistica di cure palliative, il gruppo volontari. Con ciascuno di questi sistemi è chiamato a confrontarsi e a interagire per svolgere il proprio servizio
- Scarsa predisposizione al cambiamento - Si tratta di una mancanza di disponibilità a mettersi in discussione e di una scarsa propensione al dialogo aperto
- Mancata condivisione delle finalità associative - Il volontario è tenuto a conoscere statuto e mission dell'associazione a perseguirne le finalità mantenendo un comportamento e un atteggiamento consono ad esse e seguendo le regole stabilite.
- Difficoltà ad accettare la morte - Nell'incontro con il malato, il volontario è posto di fronte anche alla propria condizione di finitudine, un aspetto che se non elaborato può rendere difficile il ruolo.
Per candidature:
Dott.ssa Giorgia Vacchini
Email: gvacchini@hospicediabbiategrasso.it
Tel. 0294963802
Associazione amici dell'Hospice
Assistiamo ogni giorno oltre 60 persone malate in Hospice e in 37 comuni del territorio.
Volontari del fare (attività NON a contatto con i pazienti)
“…fanno parte di questo gruppo i volontari che scelgono di non confrontarsi con situazioni caratterizzate da grande sofferenza e dolore, ma che sono invece più competenti e motivati a svolgere le attività funzionali all’Organizzazione a cui appartengono (attività di segreteria, amministrazione, archivio) e ad operare in ambito promozionale e di sensibilizzazione della cittadinanza (raccolta fondi, organizzazione di eventi, promozione sul territorio).”
Questa forma di volontariato non si focalizza sulle esigenze del paziente ma pone al centro le necessità pratiche dell’Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso. I “volontari del fare” dell’Hospice di Abbiategrasso si occupano infatti delle seguenti attività:
- stireria/lavanderia;
- eventi/raccolta fondi;
- accoglienza/segreteria;
- manutenzione/giardinaggio.
Il team di volontari del “fare” è soggetto ad una selezione coerente con la mansione da svolgere e lo stesso vale per la formazione di base e continua. La fase di selezione si concretizza in un colloquio conoscitivo volto a valutare la motivazione e a rintracciare le aspettative del volontario. A questa fase segue l’esperienza diretta sul campo e, qualora abbia esito positivo, l’ingresso in Associazione.
Per candidature:
Luca Crepaldi
Email: volontari@hospicediabbiategrasso.it
Tel. 0294963802
Resta inteso che tutti i volontari dell’Associazione vengono formati per essere in possesso delle informazioni di base relative all’Hospice di Abbiategrasso e alla sua attività.
[1] Fonte: Federazione Cure Palliative Onlus - Percorsi formativi e core curriculum del volontario in Cure Palliative – collana punto e virgola n° 7 – Aprile 2013
[2] Si veda nota precedente