Medico Palliativista

Medico Palliativista

Dott.ssa Giancarla Moscatelli

Medico palliativista e Direttore Sanitario Hospice di Abbiategrasso
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Io, come tanti altri professionisti in questo settore, mi pongo accanto alla persona e non alla malattia

Attività del medico palliativista

Lo scopo della sua attività è il monitoraggio dei sintomi della persona malata (ansia, dolore, ecc.) con l’obiettivo di migliorarne il più possibile la qualità della vita. Ogni scelta terapeutica è adattata ai repentini mutamenti che la malattia impone ed è condivisa con i membri dell’équipe curante, con il malato e con i suoi familiari.

Nell’attività del medico palliativista l’aspetto umano di relazione assume importanza cruciale. Essere propensi all’ascolto dei bisogni del paziente ed essere in grado di predisporre un tempo per l’attesa è fondamentale per il benessere della persona malata.

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Attendere significa costruire un’intesa con il paziente e suoi famigliari, significa realizzare un’intesa rispetto alle aspettative e alla comprensione della malattia e dalla sua evoluzione, vuole dire rispettare i tempi di scelta e di decisione della persona malata. Anche se il periodo di assistenza nel nostro settore è spesso ridotto a poche settimane, la relazione che proviamo ad instaurare deve riuscire a cogliere le paure e i timori dell’ammalato affinché questi vengano accolti, sostenuti e non ignorati o banalizzati. La relazione umana intensifica e rende più nobile l’intervento dei professionisti perché ogni volta va a modellarsi e adattarsi ai bisogni dei pazienti e dei loro famigliari.

 

[Dott.ssa Giancarla Moscatelli]

Il medico palliativista dell’Hospice di Abbiategrasso opera nei seguenti setting di cura: hospice residenziale; UCP Dom (Unità di Cure Palliative Domiciliari); Consulenza in cure palliative.

Come diventare medico palliativista

Essere medici riconosciuti come palliativisti è una conquista recente nel panorama sanitario italiano. È infatti datato luglio 2020 il decreto che istituisce la scuola di specializzazione in Cure Palliative.

A partire dall’anno accademico 2021/2022 è dunque possibile per i laureati in medicina e chirurgia frequentare la scuola di specializzazione in medicina e cure palliative.
Si tratta dell’esito di un percorso che era già stato avviato dalla Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso in Medicina che aveva approvato a partire dal 2019 l’inserimento obbligatorio nel corso di Medicina e Chirurgia di moduli formativi specifici in Cure Palliative.

Ad oggi, in attesa che la scuola di specializzazione in Cure Palliative prenda il via, chi vuole entrare nel mondo delle cure palliative come medico palliativista frequenta il corso di laurea in Medicina e Chirurgia e al termine approfondisce con il Master di Secondo Livello in Cure Palliative.

Nel concreto, ancora oggi, le possibilità che il Ministero della Salute individua per divenire medici palliativisti sono due:

  • medici specialisti;
  • medici in servizio presso le Strutture accreditate dedicate alle cure palliative da almeno tre anni certificati.

Nel primo gruppo sono inclusi i medici con specializzazioni afferenti alla disciplina delle cure palliative: anestesia e rianimazione, ematologia, geriatria, medicina interna, malattie infettive, neurologia, oncologia, radioterapia.

Nel secondo vengono inseriti i medici che sono in possesso di un’esperienza almeno triennale nel campo delle cure palliative. L’esperienza deve ottenere la certificazione della Regione in cui il medico opera.

Per quanto concerne Regione Lombardia, la delibera che recepisce le indicazioni del Ministero della Salute di cui sopra è la Dgr. 5918/16 Disposizioni in merito alla evoluzione del modello organizzativo della rete delle cure palliative in lombardia: integrazione dei modelli organizzativi sanitario e sociosanitario

 

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