Donazioni

Dona per garantire qualità nella vita e dignità nella malattia alle persone che soffrono

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È semplice donare all’Hospice di Abbiategrasso. Donare è un atto d’amore che rende possibile la cura e l’assistenza alle persone gravemente malate.

Dal 1994 assistiamo ogni giorno oltre 70 persone in Hospice e al domicilio in 37 comuni del territorio. Lavoriamo per aiutare queste persone a non soffrire e siamo accanto a loro e alla loro famiglia nei momenti più difficili.

Il nostro servizio è reso possibile anche grazie al sostegno di tutte le persone che decidono liberamente di aiutare l’Hospice di Abbiategrasso con una donazione. Con il tuo aiuto contribuisci a garantire a tutte queste persone, in tutti questi territori, le cure di cui hanno bisogno.

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Nostro papà è stato trattato da essere umano, non da malato e la sua dignità è sempre stata rispettata…cercheremo di sostenere in ogni modo e in ogni occasione l’attività dell’Hospice perché la malattia e la morte possano essere affrontate nel modo più sereno possibile.

[Marta]

Dal 1994 abbiamo curato oltre 4000 persone e abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di ringraziamento come questo.

Scopri gli altri messaggi che ci sono arrivati in questi anni.

In banca - Bonifico bancario

Banca Monte dei Paschi di Siena - Filiale di Abbiategrasso intestato a "Associazione Amici dell'Hospice di Abbiategrasso"
IBAN: IT 53 F 01030 32380 000002456142

Banca Intesa San Paolo - Filiale di Abbiategrasso intestato a "Associazione Amici dell'Hospice di Abbiategrasso"
IBAN: IT 06 E 03069 32381 100000016459


In posta - Bollettino o bonifico

Bollettino postale - Intestato a “Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso”
N° Conto Corrente Postale: 88019781

Bonifico Postale - Intestato a “Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso”
N° Conto Corrente Postale: 88019781 - IBAN: IT39F0760101600000088019781


Presso la sede - Assegno o contanti

Assegno non trasferibile - Intestato ad "Associazione Amici dell'Hospice di Abbiategrasso"

N.B. per la consegna dell’assegno è necessario fissare un appuntamento con Luca Crepaldi Tel. 02/94963802 Email: comunicazione@hospicediabbiategrasso.it

Contanti

N.B. per la consegna dell’assegno è necessario fissare un appuntamento con Luca Crepaldi Tel. 02/94963802 Email: comunicazione@hospicediabbiategrasso.it

Donazione regolare

Scaricando e compilando il modulo sostenitore regolare è possibile sostenere l’Hospice con una donazione continuativa. Per tutte le informazioni relative alla donazione regolare puoi consultare la pagina dedicata.

fisioterpia sm
€ 50,00

Percorso
benessere

Permetti ad un paziente al domicilio di usufruire di un percorso benessere, igiene e massaggi con oli essenziali, per una settimana.
assistenza psicologica sm
€ 100,00

Supporto
psiclogico

Garantisci un percorso di supporto psicologico per i famigliari dei pazienti (in particolare per i bambini e i soggetti fragili)
musicaterapia sm
€ 200,00

Terapie
complementari

Consenti ad un paziente ricoverato in hospice di usufruire di un mese di terapie complementari (musicoterapia e arteterapia)
terapia dolore sm
€ 500,00

Farmaci per il
dolore

Garantisci un ciclo completo di trattamento con i migliori farmaci contro il dolore

Domande frequenti

Per tutte le informazioni è possibile inviare una mail a comunicazione@hospicediabbiategrasso.it o chiamare il referente, Luca Crepaldi, al numero 0294963802.

Posso detrarre una donazione effettuata all’Hospice di Abbiategrasso?

Sì, le donazioni a nostro favore si possono detrarre o dedurre. Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata ai benefici fiscali previsti per le donazioni.

Rilasciate un attestato una volta effettuata la donazione?

Sì, lo facciamo in tutti i casi, sia per le donazioni con strumenti tracciabili (bonifico, bollettino, carta di credito, assegno) sia per le donazioni in contanti. Per agevolare il nostro lavoro ti chiediamo cortesemente, in caso di bonifico, di indicare nella causale i tuoi dati anagrafici o di segnalarci la donazione tramite email a: comunicazione@hospicediabbiategrasso.it N.B. Fornendoci un indirizzo email al quale inviare la documentazione ci consenti di risparmiare sul francobollo (1,10 euro che andranno a beneficio dei nostri pazienti) e sulla carta (minor impatto ambientale).

Se fornisco i miei recapiti mi contatterete continuamente?

No, siamo molto discreti in questa attività e ti garantiamo che non riceverai decine di lettere o centinaia di email, solo quelle necessarie. Se lo vorrai, chiedendolo esplicitamente, potremo inviarti informazioni specifiche sulla nostra attività, compresi gli inviti agli eventi speciali. Vuoi ricevere le nostre comunicazioni? Scrivi a: comunicazione@hospicediabbiategrasso.it

Posso effettuare un testamento a favore all’Hospice di Abbiategrasso?

Certo, per farlo occorre eseguire un testamento solidale a favore dell’Hospice di Abbiategrasso. Per capire come procedere consulta la pagina dedicata ai lasciti.

Come utilizzerete la mia donazione?

Il nostro servizio è accreditato presso Regione Lombardia dalla quale riceviamo un finanziamento annuale che copre i costi di una parte delle attività. Le esigenze dei nostri pazienti e delle loro famiglie sono però complesse e noi facciamo il possibile per soddisfarle. Per poter garantire un servizio di qualità a ciascun paziente e ai loro famigliari abbiamo però bisogno dell’aiuto prezioso di tanti donatori. Dona perché: - il finanziamento di Regione Lombardia copre circa l’82% dei costi che sosteniamo; - la copertura della parte restante dei costi sostenuti per l’assistenza (circa il 18%) è assicurata dalle donazioni. Con il tuo aiuto possiamo garantire una migliore qualità della vita alle persone malate che assistiamo e offrire loro servizi aggiuntivi quali: psicoterapia, musicoterapia e arteterapia.

Scegliendo di destinare il 5x1000 all’Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso contribuisci alla cura e all’assistenza dei malati inguaribili. 

Cos’è il 5 per mille
1

Il 5 per mille è una percentuale delle tasse e viene calcolata in base al reddito. Con il 5 per mille hai la possibilità di scegliere a quale ente destinare questa percentuale; non ti costa nulla;

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5x1000, 8x1000 e 2x1000 sono strumenti diversi rivolti al sostegno di enti con finalità diverse. Scegliendone uno non si escludono gli altri. Puoi ad esempio decidere di donare il 5x1000 all’Hospice di Abbiategrasso; di destinare l’8x1000 ad un Ente religioso e di indicare il 2x1000 ad un partito politico.

3

Per scegliere l’Hospice di Abbiategrasso devi indicare il seguente codice fiscale 90005350153 (Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso) nel riquadro “Sostegno degli Enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS” e firmare.

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Se firmi senza indicare il codice fiscale 90005350153 il tuo cinque per mille non andrà all’hospice ma verrà ripartito in maniera proporzionale tra tutti gli enti appartenenti a quel gruppo.

Chi può donare il 5 per mille

Un individuo in possesso di cittadinanza italiana, che sia un dipendente o un libero professionista, può a sua discrezione scegliere a chi donare il 5 per mille. Ogni anno l’Agenzia delle Entrate pubblica gli aggiornamenti dell’elenco permanente degli enti iscritti al beneficio del cinque per mille.

Come destinare il 5 per mille

Per destinare il 5 per mille ad un ente devi essere un contribuente. I contribuenti infatti possono decidere di donare la quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito (Irpef) firmando in uno dei cinque riquadri che figurano sui modelli della dichiarazione: UNICO, 730, o nell'apposita scheda allegata alla CU se si è tra coloro che sono dispensati dall'obbligo di presentare la dichiarazione.

Come donare il 5 per mille all’Hospice di Abbiategrasso

Per donare il 5 per mille all’Hospice di Abbiategrasso inserisci nella tua dichiarazione dei redditi il codice fiscale dell'Associazione Amici dell'Hospice di Abbiategrasso C.F. 90005350153 e firma nel riquadro in alto a sinistra, in corrispondenza della dicitura: "Sostegno degli Enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS".

Un libro al giorno toglie i cattivi pensieri di torno

Un libro al giorno toglie i cattivi pensieri di torno

Mari Temporiti è una volontaria in cure palliative. È un volto noto ad Abbiategrasso per diverse ragioni: appartenenza politica (è stata consigliere comunale), impegno in Oratorio (catechismo e volontariato), moglie del Dott. Da Col (medico di medicina generale, ormai in pensione, molto conosciuto e apprezzato). Mari svolge un’attività di relazione con i pazienti dell’Hospice in una modalità diversa da quella a cui sono abituati in via Dei Mille, 8/10.

10/4/2021 | Racconti ed interviste
Un libro al giorno toglie i cattivi pensieri di torno

Non è lei infatti ad ascoltare il paziente – si veda “volontario dello stare” secondo la definizione della Federazione Cure Palliative – ma è la persona malata che ascolta lei, in particolare la lettura di alcuni passi tratti da libri. Le abbiamo chiesto che impressioni ha avuto dopo quasi un anno di volontariato in cure palliative.

Ciao Mari, com’è questa attività?

Indubbiamente interessante. Credo non abbia precedenti all’Hospice di Abbiategrasso, anche se so che in altri centri di cure palliative già si pratica. Dal mio punto di vista è qualcosa di nuovo, non ho nessuna esperienza a riguardo, ma una cosa l’ho capita sin da subito: l’empatia apre all’ascolto.

In che senso? Spiegati meglio…

Quando devo approcciare una lettura con una persona malata difficilmente riesco a farmi accettare sin da subito. C’è un po’ di sana diffidenza da parte del ricoverato e, credo, sia più che comprensibile trovandosi davanti ad un estraneo che propone un’attività nuova. Ho capito che devo farmi conoscere e ascoltare. Poi se c’è empatia si aprono e sono disposti a farsi leggere un libro. È un po’ come nel mio lavoro in libreria: il cliente si fida dei miei consigli solo dopo essere stato ascoltato.

Quindi il tuo approccio alla lettura “palliativa” è un continuo sperimentare?

Più o meno. Essendo una modalità nuova di volontariato all’Hospice di Abbiategrasso stiamo facendo delle ricerche e delle valutazioni a posteriori. Mi confronto con Patrizia, l’educatrice, che mi aggiorna costantemente e alla quale riporto gli esiti di ogni attività. Patrizia ha ben presente ogni singola persona che transita nella struttura perché è lei che effettua i colloqui con i famigliari degli ammalati e, sempre lei, è il mio punto di riferimento. Grazie al suo costante scambio con gli altri professionisti che compongono l’equipe possiamo conoscere meglio le persone a cui proponiamo l’intervento e cercare il modo più efficace.

Quali sono secondo te i libri più adatti a chi è assistito dalle cure palliative?

Permettimi una provocazione: nessuno, cioè tutti! Ho capito che il vero beneficio per il paziente è altro, non riguarda il piacere di conoscere una storia ma l’effetto che l’ascolto ha sulla persona. Ovviamente si evitano libri che possano anche solo lontanamente ricordare malattie, morti e sofferenze in generale. Per il resto va bene tutto, davvero. La persona malata si rilassa più per il tono della voce, calmo e disteso, che per il contenuto del testo. Alcuni si sono anche addormentati, dimostrandomi di aver centrato l’obiettivo che mi ero prefissa: rilassarsi al meglio e lasciare da parte i pensieri negativi.

Certo non siamo sul proscenio, ma ci sarà pure qualche lettura che reputi più adatta o che loro ti chiedono.

Le richieste in realtà non sono molte. Solo in un caso una signora chiese di leggere un giallo. Per il resto, ti ripeto, c’è molto da cui attingere. Per ora ho proposto cinque o sei titoli che conosco bene e che hanno in qualche modo affinità con il territorio o con i ricordi delle persone. Ad esempio ultimamente consiglio “La casa di ringhiera” di Francesco Recami, un giallo che coinvolge un tappezziere in pensione e che ha come sfondo una vecchia casa, un nipote e luoghi familiari, molto simili a quelli in cui i nostri pazienti hanno vissuto.

E il prossimo testo che leggerai accanto a un malato? Quale sarà?

Ho trovato un libro di racconti scritto da una professoressa di Magenta. Storie brevi ambientate nel nostro territorio. Penso sia perfetto per evocare nella mente delle persone i ricordi migliori e ritrovare, anche solo con l’immaginazione, i posti in cui possono essere cresciute.

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