Educatore

Patrizia Tortora - Educatore

Patrizia Tortora

Educatrice per l’Hospice di Abbiategrasso
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Cerco di far sentire al paziente l’empatia delle persone che lo circondano, di fargli capire che partecipano al suo dolore e lo comprendono fino in fondo

Il lavoro dell’educatore in cure palliative

L’educatore nelle cure palliative lavora per garantire una maggiore consapevolezza nel fine vita aiutando le persone malate ad accettare la loro condizione. È importante che il paziente si senta accolto e ascoltato nonostante la malattia e la sofferenza. Per l’educatore in cure palliative “prendersi cura del paziente” significa consentire l’espressione delle emozioni e fare emergere le risorse e le energie necessarie per poter convivere con il faticoso percorso della malattia.

Il professionista, attraverso la collaborazione delle altre figure professionali coinvolte, ricerca le soluzioni migliori, nel totale rispetto della soggettività del paziente, prendendo in considerazione l’intera globalità della persona. Nei confronti del caregiver e dei familiari svolge un compito di orientamento e di sostegno nel percorso di comprensione e lettura del dolore e della separazione.

Le mansioni dell’educatore

Nelle cure palliative l’educatore si pone come facilitatore delle relazioni, soprattutto nei casi in cui tra la persona malata e suoi familiari i rapporti risultino faticosi. È compito dell’educatore ascoltare il paziente e i suoi familiari legittimando, senza giudizi, quello che stanno vivendo, così da sostenerli anche nei momenti di crisi.

In hospice e al domicilio il lavoro dell’educatore non si esaurisce nella rilevazione dei bisogni relazionali del paziente o dei familiari, ma si completa identificando le risposte adeguate che possono emergere dal confronto con gli altri membri dell’équipe. Ulteriore compito dell’educatore è quello di coordinare le attività complementari (pet therapy; musicoterapia; arteterapia) mettendo in contatto il paziente o il familiare con il professionista adeguato.

Il lavoro dell’educatore all’Hospice di Abbiategrasso

Il contesto unico offerto dalle cure palliative pone l’educatore di fronte ad una serie di compiti diversi fra loro:

  • effettua colloqui di presa in carico coordinandosi con l’assistente sociale;
  • organizza e gestisce le fasi di pre-ricovero;
  • effettua colloqui ed effettua la valutazione tramite la Scheda Bisogno Educativo;
  • organizza le attività svolte dai volontari, in collaborazione con i referenti dell’Associazione di volontariato;
  • organizza e gestisce le Attività Complementari e compila la Scheda di Monitoraggio e Valutazione.

Competenze professionali e curriculum dell’educatore

Per sviluppare le skills (competenze) professionali richieste per svolgere in modo adeguato il ruolo dell’educatore in cure palliative è necessario frequentare un corso di laurea. Tra i diversi percorsi accademici i seguenti corsi risultano abilitanti per svolgere la professione di educatore:

  • Corso di laurea in Scienze dell’Educazione presso le facoltà di Scienze dell’Educazione
  • Corso di laurea in Educatore Professionale previsto dal decreto ministeriale n. 520/1998
  • Corso di laurea per Educatori Professionali Socio-Sanitari presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia
  • Occorre inoltre l’iscrizione all’Albo degli Educatori

Si tratta di percorsi universitari di carattere generale che ancora non prevedono un focus per la materia delle cure palliative. Spetterà successivamente all’educatore specializzarsi in questo ambito anche attraverso un tirocinio per educatore professionale in cure palliative (tirocinio in hospice) o acquisendo crediti ECM per educatore professionale.

Il tirocinio per l’educatore

Hospice di Abbiategrasso è una delle pochissime strutture che inseriscono la figura professionale dell’educatore nell’équipe, per questo motivo ha ospitato negli ultimi anni diversi tirocini universitari per aspiranti educatori interessati al contesto delle cure palliative. Il tirocinante ha quindi l’opportunità di essere affiancato da un educatore in cure palliative in possesso di anni di esperienza.

I principali obiettivi formativi riguardano la gestione di un progetto educativo rivolto a un malato inguaribile. Il tirocinante deve acquisire la necessaria capacità di gestione delle fasi progettuali condividendole con la persona malata e ottenendo il suo pieno consenso. L’educatore dovrà quindi illustrare al paziente le opportunità di cui può beneficiare e affiancarlo nello svolgimento delle stesse. Nel caso dell’Hospice di Abbiategrasso le principali attività proposte al paziente sono: Arteterapia, Musicoterapia, Pet Therapy e attività diversionali quali l’esecuzione di semplici lavori manuali e di giardinaggio. Il tirocinante deve quindi interagire con il terapista che eroga le attività complementari e la persona malata, agevolando la soddisfazione dei bisogni rilevati in fase iniziale, costantemente aggiornati mediante il confronto con il paziente.

ECM per l’educatore

Come tutti i professionisti dell’ambito sanitario e sociosanitario, anche l’educatore ha l’obbligo di frequentare di corsi di formazione e aggiornamento conseguendo crediti ECM (Educazione Continua in Medicina). Negli ultimi anni la Coop. In Cammino (Hospice di Abbiategrasso) ha organizzato diversi momenti formativi rivolti anche all’acquisizione di crediti ECM per educatori.

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